sabato 24 luglio 2010

labigabbiacassian

LA BI GABBIA CASSIAN (1° parte)

In questi ultimi tempi tutti parlano e scrivono del BLOCCO DI COVATA.







Nel 2008 ho provato su 28 alveari la gabbietta Mozzato































e quella Scalvini














Ho preferito quella Mozzato perchè aperta da ambo i lati e di più facile collocazione sul telaino.

















Alla Commissione Sanitaria a Rimini 2009, al convegno di Treviso e di Longarone di inizio 2010 ho proiettato queste foto di Giuseppe Semenzin sul mio apiario, che evidenziavano l’utilizzo nel 2009 di oltre 200 gabbiette, utilizzate più volte.





Le foto sono state pubblicate su L’APIS e Apitalia.










Il protocollo operativo prevedeva il confino della regina il giorno x;
la su
a liberazione il giorno x + 20 e la nutrizione stimolante proteica;
il controllo sanitario al nido il giorno x + 25 e l'intervento con ossalico
gocciolato.

Non accettazione o sostituzione regine 3% col protocollo sudetto; con la liberazione della regina al 25° giorno e contemporaneo intervento con ossalico ho avuto perdite di regine del 10%.

Ma che sofferenza per un allevatore di regine vederle alla liberazione con l’addome a punta e non riconosciute dalle api.

BASTA BLOCCO DI COVATA NELLE MINUSCOLE GABBIETTE DI PLASTICA, ora c’è IL CONFINAMENTO DELLA REGINA SU FAVO cioè la BI GABBIA CASSIAN o altri modelli simili.

Col BLOCCO DI COVATA IN GABBIETTA la varroa per 15 giorni parassita le api adulte; le regine alla loro liberazione non vengono tutte accettate dalle api; chi ha ingabbiato tardi non ha salvato le api proprio perché le 2-3000 varroe per 15 giorni sulle api adulte hanno fatto collassare la famiglia.

Col CONFINAMENTO DELLA REGINA SU FAVO la regina continua la deposizione, scalare, che attira e intrappola la varroa sotto l’opercolo della covata. E una volta liberata la regina viene subito “festeggiata” dalle api.

IL PROTOTIPO di BI GABBIACASSIAN

Ad ottobre 2009 ho utilizzato un telaino da melario largo mm. 42 con fissato da entrambi i lati un escludiregina, l’ho presentato alla Commissione Sanitaria Nazionale a Rimini a novembre 2009, proiettato al convegno di Treviso (febbraio 2010), Longarone (marzo 2010). Le foto sono state pubblicate poi su L’APIS n. 5/2010.




Telaio di mm.42







Covata disopercolata per contare le varroe








Abbinato alla formazione nuclei in luglio-agosto ho raddoppiato le famiglie con poche perdite invernali e precocità di sviluppo primaverile.mmm

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Questo il Protocollo operativo del 2009 : inserire la regina per la sua deposizione nel favo naturale costruito all’interno, liberarla al 20° giorno e prelevare il telaino (il favo naturale con le varroe va in sceratrice), fare il controllo sanitario al nido al 25° giorno (che tutta la covata sia sfarfallata) e intervenire con ossalico gocciolato.

Rispetto al confinamento della regina nelle gabbiette di plastica del commercio il confinamento della regina su favo, la sua continuità di deposizione, la presenza di covata recettiva alla varroa (che va a riprodursi e intrappolarsi in quella porzione di covata anziché parassitizzare le api adulte per 18 giorni), la liberazione della regina con funzioni di deposizione e ormonali di coesione della colonia non compromesse da prolungata clausura, apporta indubbi vantaggi. Inoltre, la presenza della covata stimola le bottinatrici di polline, il circolo dell'alimentazione proteica nell'alveare, importantissimo per il sistema immunitario e per un buon invernamento.


A dir il vero il prof. Bozzi di Pistoia già nel 1988 aveva proposto il confinamento della regina in un favo da nido messo di sponda nell'arnia. Metodo sicuramente efficace ma troppo impegnativo per le conoscenze di allora; caduto nel dimenticatoio a favore di questa o quella sostanza chimica.

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Ora la “BI GABBIA CASSIAN” che ho ideato e viene resa accessibile al pubblico (modello di utilità, art. 82 CPI D. L. n. 30 del 10-2-2005) ha un concetto innovativo (utilizzo di un telaio D. B. da melario standard con 2 escludiregina fissati su riquadro/spazio d’ape), è efficace (la deposizione continua, la varroa entra nella covata anziché parassitizzare le api adulte, viene utilizzato un telaino da melario con favo vecchio che in tal modo viene sostituito),è comoda (viene inserita al posto di un telaino nel nido) è bio (utilizzabile in apicoltura biologica mentre le gabbiette di plastica non sono consentite).





Telaino da melario con la BI GABBIA CASSIAN





Perchè ho utilizzato il telaino da melario?

Il telaino da melario ha i quattro listelli che lo formano tutti della stessa altezza; mentre il telaino da nido ha il listello inferiore più stretto.

Inoltre io sono un allevatre di api regine ligustiche e per la fecondazione, oltre ai cassettini a 6 favi, utilizzo 30 melari da cm. 50x 50, divisi in 4 settori, con le uscite una per ogni lato.

A fine stagione mi trovo con oltre 300 telaini da melario che hanno contenuto covata e che vanno sciolti. Ho persato quindi ad un ulteriore utilizzo come gabbia per il blocco di covata ma sopratutto confinamento regina con la sua deposizione acchiappa varroa.





Sullo sfondo sono visibili i melari con le uscite sui 4 lati.




Il nuovo Protocollo Operativo 2010:

IN PRESENZA DI IMPORTAZIONE:

Tagliare 1/3 di favo (mi raccomando favo da melario già costruito per permettere da subito la deposizione della regina) per avere una deposizione scalare e prolungata per tutti i 20 giorni del confinamento della regina e quindi recettività continua della varroa).



Particolare del telaino, col favo tagliato per 1/3, con metà BI GABBIA sotto e l'altra metà da accostare leggermente spostato a sinistra di 2-3 centimetri per introdurre la regina.

Fare pressione per accostare le 2 BI GABBIE e fissarle con 2 elastici.

Il listello "spazio d'ape" della BI GABBIA CASSIAN va rivolto verso l'interno del favo, con l'escludiregina esternamente.




E' possibile inserire un foglio cereo a fianco della Bi Gabbia Cassian (che essendo fine giugno-luglio) verrà costruito tutto a celle femminili.

Ma il foglio cereo non è indispensabile per far passare le api, ci pensano loro a crearsi lo spazio d'ape





Sempre in presenza di importazione lasciare il melario, ma senza escludiregina, fino al momento della liberazione della regina, al 20° giorno.



Nella foto a fianco, in alto a destra la parte costruita con la deposizione della regina;

a sinistra in fase di costruzione, per una deposizione scalare;

sotto il favo naturale costruito dalle api.



IN MANCANZA DI IMPORTAZIONE (che io riscontro nella zona sassosa a nord di Treviso sopratutto con luglio siccitoso), non tagliare 1/3 di favo ma solo un quadrato di 4-5 centimetri di lato per inserire la regina; togliere il melario, non inserire il foglio cereo nel nido a fianco la BI GABBIA ed eventualmente nutrire stimolante il giorno dell'inserimento della regina e 10 giorni dopo.

Controllare che il telaino utilizzato sia integro, con i 4 listelli tutti della stessa larghezza, per evitare l'uscita della regina. Assolutamente da evitare l'utilizzo di telaino nuovo e foglio cereo.

Il telaino vecchio ha un rivestimento di propoli e cera che permette maggior aderenza alle due bigabbie, inoltre il foglio cereo non permette la subitanea deposizione. Quindi va utilizzato un telaino con favo costruito, quello più vecchio che abbiamo.



L’alveare con al centro la BI GABBIA CASSIAN. formata da un favo da melario con 2 escludiregina laterali.







LIBERAZIONE DELLA REGINA AL 20° GIORNO:



Al 20° giorno viene prelevata la BI GABBIA CASSIAN.







Togliere il foglio cereo, togliere la BI GABBIA, spazzolare via le api esterne, togliere gli elastici ed aprirla. Accompagnare la regina dentro l'alveare. Non c'è il pericolo che voli via in quanto l'addome è gonfio dala continua deposizione. (Io inserisco la BI GABBIA in un prendisciami in polistirolo bianco nuovo, con la leva apro le 2 BI GABBIE, cerco la regina, la inserisco nell'alveare e scrollo sopra le api.



Nella foto è visibile il favo con la covata opercolata e a destra la parte di favo costruita con covata ancora aperta, recettiva di varroa.








L'altra parte del favo.


Il nido ricomposto con foglio cereo laterale e diaframma.








Covata opercolata e a destra larve recettive








Nutrire 2-3 volte con sciroppo zuccherino (300 ml al 50% con 0,4% di farine vegetali proteiche).

AL 25° GIORNO controllo a tutti i favi del nido che la covata sia sfarfallata (abbiamo un controllo sanitario totale, eventuali celle di covata opercolata vanno scoperchiate e colore odore e consistenza della pupa ci diranno se è tata varroa o ...peste. INTERVENIRE CON APIBIOXAL.


In basso è visibile una cella di covata che è stata scoperchiata per vederne il contenuto, sicuramente virosi da varroa!


Venti alveari di pari forza, vicini, trattati al 25° giorno con ossalico Api-bioxal: a quelli con la BI GABBIA CASSIAN sono cadute nei 3 giorni successivi da 12 a 123 varroe e quelli con la gabbietta di plastica e senza deposizione da 800 a 1500 circa.

Essendo evidente che l'80-90% delle varroe erano nel favo trappola opercolato, a due apiari da 42 nuclei, dopo la liberazione della regina, al 25° giorno non sono intervenuto neanche con ossalico. A marzo 2011 nessun differenza rispetto a quelli trattati. Perdite 0-5% a seconda della collocazione dell'apiario.






Particolare del favo tagliato per inserire la regina, per non schiacciarla quando si appoggia la BIGABBIA.





























"Un cammion di varroe imprigionate nella covata" potrebbe essere il titolo di questa foto, a dir il vero (1000-1500 varroe per favo) x (120 confinamenti di regina su favo) fanno proprio un bel mucchio di varroa, senza alcun trattame nto chimico ma semplicemente assecondando l'indole dell'ape che una parte si sacrifica per salvare la colonia. Del resto quando un'ape punge, si sacrifica e muore ma ... salva la colonia.

Naturale che il favo vada in sceratrice (entro 2-3 giorni per evitare di trasmettere cattivi odori alla cera) con le varroe imprigionate!!




Il prelievo di un favo dopo 15-20 giorni per controlare la deposizione della regina










Covata opercolata come aprile.







Secondo "Zio" Adolfo Percelsi la regina andrebbe liberata al 18° giorno e l'alveare trattato dopo 6-7 giorni. In effetti a 2 alveari, al momento della liberazione della regina, al 20° giorno, alcune api stavano già sfarfallando. Inoltre possono sempre capitare 2 giornate piovose che non ci permettono di lavorare in apiario.

La BI GABBIA CASSIAN può essere autocostruita, io ho solo bloccato

il brevetto da parte di altri.

Le foto di questa seconda parte sono di Adriano Cassian.


BUONA APICOLTURA PULITA

Cassian Rino Treviso Via Canizzano n. 104/a. tel 0422 370060 mail cassian2@interfree.it